venerdì, gennaio 29, 2010

martedì, gennaio 26, 2010

In cammino

Non mi sono trovato bene
col mio nuovo lavoro.
Mi sono consolato
dando la colpa
ad altri.
Poi
cominciai a ripetermi
che avevo mancato d'audacia,
che, se non fosse stato per l'ostacolo,
l'avrei pure spuntata,
e che sapevo il fatto mio,
e che non bisogna tormentarsi troppo.
Ma il corso
delle mie riflessioni
mi
portò
fuori
di casa.
E andai, non so perchè,
da certi
conoscenti.
A mala pena afferrando il senso
dei discorsi, senza distinguer chiaramente
le facce, pronunciai là
non so quali
parole
su non so quale
argomento.
Canzonavo ogni cosa,
prendevo in giro i padroni di casa,
insolentivo gli ospiti,
di proposito mostravo
il mio lato peggiore.
Cercavo di convincere
anche me
che non me ne importava più niente,
che già ero guasto adesso
e che in futuro sarei stato
guasto anche più...
Non basta una posa
per alleviare il dolore.
Il mio cuscino fu per molto tempo
ora basso,
ora alto.
E poi,
scrollato via tutto il superfluo,
ripresi a meditare
sul passato.
D'improvviso
dentro mi si mosse un vento,
antico,
di chiarezza e di neve:
il tempo delle slitte, degli sci,
delle manopole di lana,
dei goffi trampolini,
dei buchi aperti nel ghiaccio,
dei tetti bianchi,
dei bastoni da hockey
di fil di ferro,
quando, dimentichi di tutto,
anche di giocare "a prendersi",
fradici di sudore,
con le giacchette sbottonate,
trasportavamo su slitte dalla scuola
mucchi di neve
dentro corbelli di compensato.
E là una bambina
col pellicciotto nuovo e in mano una vanga di legno
coi bordi di latta mi guarda,
e mi sorride.
Insieme ci ritroviamo a correre
nel giardino lungo un viottolo
coperto di neve
e nei suoi occhi brilla
un sorriso
scintillante come una stella di ghiaccio...
Queste cose andavo ricordando
nel mio silenzio,
udivo un vento di conifere,
finchè a un tratto, non so come,
tutto in me divenne spazio, quiete.
Ma sì, che inutile l'angoscia!
come non necessaria l'inquietudine!
Il male - non era poi così grave:
Ero riuscito -
si e no.
E se vivere mi sarà di nuovo difficile,
saprò sopportare il fardello.
Pur ch'io ricordi
più spesso
qualcosa di buono......

(Evgenij Evtusenko)

"magari toccasse a me prendermi cura dei giorni tuoi
svegliarti con un caffè e dirti che non invecchi mai...
sciogliere i nodi dentro di te
le più ostinate maliconie...magari.."..
-R. Zero-

domenica, gennaio 24, 2010



Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.


Alda Merini

sabato, gennaio 23, 2010








Scelta narcisistica di non-coinvolgimento












La mia casa ideale




venerdì, gennaio 22, 2010




Che noia gli uomini di oggi....






L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada. Franz Kafka

lunedì, gennaio 18, 2010






.....E quand'anche la mia rabbia fosse stata una belva addormentata,
la mia furia una spada senza filo, la mia collera una quieta bonaccia, la fortuna non si vince con l'ingiustizia e la vendetta; così la si irrita di più. Se si vuol vincere la propria sorte, si devono usare saggezza e moderazione.

(La vita è sogno, Pedro Calderòn de la Barca)






sabato, gennaio 16, 2010



Non lo interesso io, non lo interessano i fiori, non lo interessa il cielo decorato di stelle la sera - ma esiste qualcosa che lo interessi all'infuori dei tuguri che si costruisce per rintanarvisi dentro così da proteggersi dalla buona pioggia che cade pulita; all'infuori dei meloni su cui batte per vedere se sono maturi; all'infuori dell'uva che controlla grappolo per grappolo; all'infuori della frutta da albero che lui palpeggia per vedere come vanno i suoi possedimenti?

(Dal Diario di Eva di Mark Twain)

martedì, gennaio 12, 2010


I didn't know how long we had together... who does?