Con questa lettera, datata 1910, Rudyard Kipling cercò di insegnare al figlio a distinguere fra il bene e il male
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling
venerdì, gennaio 07, 2011
domenica, maggio 23, 2010
E delle città come dei sogni. Tutto l’immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura.
Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure anche se il filo del loro discorso è segreto, le loro regole assurde, le prospettive ingannevoli e ogni cosa ne nasconde un’altra.
domenica, aprile 18, 2010
venerdì, aprile 02, 2010
Corto Maltese: Ehi Romantica Bijou.
Pandora: Buon giorno Corto Maltese!
Corto Maltese: Eh, ma che bella! Chissà perché mi fai ricordare un tango di Arola che ascoltai nel cabaret della "Parda Flora" in Buenos Aires.
Pandora: Forse perché c'era qualcuna che mi assomigliava?
Corto Maltese: No! Proprio perché non assomigli a nessuna avrei voluto incontrarti sempre... In qualsiasi posto...
Pandora: Non verrò con lei, Corto Maltese.
Corto Maltese: Lo so!
[Una ballata del mare salato - Hugo Pratt]
domenica, febbraio 21, 2010
giovedì, febbraio 18, 2010
Tutti i desideri mi son nati dai sogni. [...] Qual è dunque la creatura fantastica cui mi son confidato, in quale mondo doloroso e squisito m'ha imprigionato l'immaginazione? Son certo d'esser stato amato nel regno più misterioso, il mio. Il linguaggio del mio amore non fa parte dei linguaggi umani.
Paul Eluard
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