L'amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada. Franz Kafka
3 commenti:
Anonimo
ha detto...
"Poi mi feci prestare una bicicletta da uno dei ragazzi dell'Oklahoma e pedalai giù sulla 99 fino a un negozio di alimentari all'incrocio, dove comprai scatole di spaghetti con polpette già pronti, pane, burro, caffè, e dolce, e tornai col sacchetto appoggiato sul manubrio. Le macchine dirette a Los Angeles mi sfrecciavano accanto; il traffico verso Frisco mi premeva in coda. Imprecai e imprecai. Guardai su verso il cielo scuro e pregai Dio che mi concedesse maggiore fortuna nella vita e una miglior possibilità di fare qualcosa per la piccola gente che amavo. Lassù nessuno badava a me. Avrei dovuto saperlo."
Nulla ci è dovuto. Ognuno può tentare di scoprire il proprio panorama con l'amorevole disincanto del viaggiatore e solo quella vista ci appartiene, non le terre che essa racchiude.
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"Poi mi feci prestare una bicicletta da uno dei ragazzi dell'Oklahoma e pedalai giù sulla 99 fino a un negozio di alimentari all'incrocio, dove comprai scatole di spaghetti con polpette già pronti, pane, burro, caffè, e dolce, e tornai col sacchetto appoggiato sul manubrio. Le macchine dirette a Los Angeles mi sfrecciavano accanto; il traffico verso Frisco mi premeva in coda. Imprecai e imprecai. Guardai su verso il cielo scuro e pregai Dio che mi concedesse maggiore fortuna nella vita e una miglior possibilità di fare qualcosa per la piccola gente che amavo. Lassù nessuno badava a me. Avrei dovuto saperlo."
Jack Kerouac
On the Road
...ti conosco girardengo. Grazie per aver condiviso il mio post con un tuo eccellente riferimento!!!
Passa a trovarmi.
...avrei dovuto immaginare che mi avresti riconosciuto dalle polpette...
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